Book trailer: un libro in uno spot

Book trailer sì o no?

L’ultima frontiera della pubblicità editoriale è il book trailer, un breve spot che dovrebbe invogliare alla lettura. Editori e autori piccoli e grandi ne producono di tutti i tipi, alcuni gradevoli, altri no.
Il primo punto da chiarire è che il book trailer, paradossalmente è utile a chi ha già successo, per un esordiente la sua influenza sulle vendite è pressoché nulla. Questo perché il book trailer funziona come spot pubblicitario solo se ha tante visualizzazioni e difficilmente un esordiente riesce ad ottenerle. Realizzare un book trailer non è particolarmente difficile grazie alla quantità di programmi anche gratuiti per l’authoring video.
O meglio, tecnicamente non è difficile, basta solo assemblare audio e video e/o foto e il gioco è fatto. Il problema vero è riuscire a comunicare qualcosa attraverso il filmato, qualcosa che attiri l’attenzione del potenziale lettore, lo incuriosisca e lo spinga a leggere il libro. Lo spot dev’essere chiaro, inutile ad esempio mostrare persone sconosciute che vagano per lo schermo senza parlare. Il filmato deve raccontare oltre che mostrare, deve far capire l’argomento del libro, i suoi punti di forza. Un fantasy non si potrà presentare come un thriller o come un rosa. Per gli esordienti sono dannosi, secondo me, i lunghi monologhi tratti da pagine del libro o le interviste all’autore. Meglio piuttosto frasi sintetiche, anche in sovraimpressione, che illustrino le tematiche e che creino attesa, proprio come accade con i trailer dei film. Ovvio poi che un video casalingo, per quanto originale non può competere con quello realizzato da un grande editore con dispendio di energie e denaro magari con l’aiuto di doppiatori dalla voce suadente e di registi blasonati. La disfida è impari e mentre il primo avrà nel migliore dei casi qualche centinaio di visualizzazioni, il secondo ne otterrà migliaia senza fatica. Precisato questo, perché comunque non provare? Può essere sempre un banco di prova interessante e una possibilità di sperimentare nuove tecniche di comunicazione.

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